10 ago 2015

Costruzione narrativa impeccabile, 'Io sono la montagna', di Paolo Del Colle


grazie all'autore del bellissimo SpregamorePaolo Del Colle per questa breve nota sul mio racconto
4 h ·
Un consiglio di lettura,' Io sono la montagna' di Michele Lupo con qualche appunto di lettura
Costruzione narrativa impeccabile, 'Io sono la montagna', un mosaico che si risolve pienamente solo all'ultima riga, dove si arriva in apnea, tanto che non è giusto narrare la vicenda. Ma non vi è compiacimento 'artigianale', è l'equivalente di una visione della realtà, solo apparentemente soggettiva, ma che riflette la decomposizione di un paese violento e impaurito, dove non sai mai se ciò che accade sia frutto di schegge impazzite o abilmente controllate. Sopra la storia del protagonista non c'è il destino, ma stratificazioni tanto più forti quanto più invisibili.
Al protagonista pesa scrivere, non è colto, non ha studiato, ha solo viaggiato per l'Europa in un eterno esilio: deve raccontare la sua storia, ma nel farlo contemporaneamente ricorda e cancella, come se 'le cose che ti rimangono addosso', fossero indicibili o ingiudicabili. Il mondo è retto dalla paura, anche per chi, come la donna cui è indirizzata la lettera, prega in gruppo il Signore, vuole cambiare la gente. Il silenzio di Dio, o la sua distrazione, direbbe il protagonista, è perché poniamo le domande sbagliate, ma del resto non possiamo fare altro, il bene e il male non ci fanno capire la nostra vita. Possiamo avere almeno l'occasione di cambiare, l'opportunità? Che questa sia delegata alla possibile partecipazione a un programma televisivo è l'ultimo tocco di ironia e di dolore che regala Michele Lupo. La realtà è ciò che non si vede, è con lei che si deve fare i conti.

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